Entro sei mesi i Comuni dovranno adeguare i regolamenti. Su richiesta ANCI è stato specificato che i regolamenti possano essere adottati dai singoli Comuni in maniera aderente ai principi di differenziazione e adeguatezza, in ragione, della tipologia e/o natura dell’attività autorizzata nella propria autonomia.
Anci informa che la Conferenza Unificata, nella seduta del 14 dicembre ha sancito intesa sulla Direttiva recante l’“Approvazione di uno schema – tipo di regolamento contenente gli elementi fondamentali per la costituzione di Gruppi comunali di volontariato di protezione civile, in attuazione dell’articolo 35, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.” Il provvedimento fa seguito alle disposizioni introdotte dal Codice della Protezione Civile, d.lgs. n. 1/18, volte a chiarire l’identità dei gruppi comunali di protezione civile, che precedentemente non rientravano fra le organizzazioni di volontariato disciplinate dal codice del terzo settore. Il codice della Protezione civile, per sanare questa situazione di incoerenza, aveva disposto con l’articolo 35 la possibilità per i Comuni di promuovere la costituzione di un Gruppo comunale, quale ente del Terzo settore costituito in forma specifica, ai sensi del d.lgs. 117/2017, prevedendo che la costituzione del Gruppo comunale di volontariato di protezione civile sia deliberata dal Consiglio comunale sulla base di uno schema-tipo approvato con apposita direttiva. I Comuni interessati dalla norma, che hanno già costituito un GC e che dovranno adeguarne il regolamento secondo lo schema di riferimento rappresentato dalla direttiva entro 6 mesi dalla sua emanazione sono 3.000 circa. Su richiesta dell’ANCI è stato specificato che i regolamenti possano essere adottati dai singoli Comuni in maniera aderente ai principi di differenziazione e adeguatezza, in ragione, della tipologia e/o natura dell’attività autorizzata nella propria autonomia.