Caroppo (Anci Puglia): “funzione segretariale deve essere gestita dallo Stato, sul piano economico oltre che su quello gerarchico ordinamentale. Su tragedia Ischia, sostegno e piena condivisione su posizione espressa da presidente Decaro a ministro Pichetto Fratin”
ANCI Puglia si è costituita ad adiuvandum nel Ricorso al TAR presentato dai Comuni di Novoli e Torchiarolo, avverso la interpretazione degli uffici ministeriali circa la retrocessione dei Segretari in caso di posizionamento in disponibilità.
“Abbiamo il dovere di operare nei nostri Comuni mantenendo la dignità di istituzione più prossima al cittadino, ma dobbiamo poter disporre delle risorse e degli strumenti necessari. – ha dichiarato il presidente Anci Puglia Ettore Caroppo – Pertanto, in merito alla tragedia di Ischia, condividiamo e sosteniamo pienamente la posizione espressa dal presidente Decaro al ministro Pichetto Fratin.
Non possiamo sottostare a normative che ingessano i Comuni, specie quelli di piccole e medie dimensioni, imponendo sostanzialmente loro di non avere un Segretario comunale se non per 3 o 4 ore settimanali perché la loro spesa si somma a quella del personale interno. La funzione del Segretario, di stretta competenza governativa per il ruolo che svolge, deve rientrare nelle spese dello Stato, e i Comuni devono avere la possibilità di scegliere le migliori professionalità, solo così si possono ottenere i risultati sperati in materia di PNRR. Gli adempimenti e i procedimenti amministrativi non cambiano tra piccoli, medi e grandi enti, e i cittadini devono poter essere garantiti nei loro diritti in tutti i Comuni, senza distinzione di sorta. Tutte le funzioni fondamentali dei Comuni devono essere svolte nel rispetto dei principi costituzionali, in particolare dell’art. 97 Costituzione che impone il buon andamento della P.A. in termini di efficienza, efficacia, economicità dell’azione amministrativa, e che ricomprende la trasparenza, la pubblicità e l’imparzialità di essa. E per garantire questo risultato occorre puntare sul personale dei nostri enti, che negli ultimi 20 anni ha subito una forte e inaccettabile contrazione (quasi 30% dal 2022 nel comparto enti locali, percentuale pari al doppio rispetto ad altre PA). Oggi purtroppo, nei nostri Comuni, in special modo in quelli più piccoli, assistiamo ad uno standard qualitativo del personale dipendente spesso inadeguato, con carenze formative difficilmente colmabili per affrontare con prontezza le incessanti novità legislative che il governo del cambiamento ci chiede. Quindi, dobbiamo puntare sull’apparato burocratico, su quei professionisti del diritto amministrativo, come sostiene il dr Gratteri, che tutelino la correttezza dell’azione amministrativa. Nel corso di questo ultimo ventennio, sono stati i Segretari comunali e provinciali l’unica figura davvero riformata dalla legge Bassanini, la quale, aveva l’obiettivo di farne una dirigenza professionale e qualificata, legata da un rapporto fiduciario al Sindaco, assolutamente flessibile e non certo inamovibile. La funzione segretariale pertanto, deve essere riconosciuta come funzione fondamentale, e come tale, gestita dallo Stato, non solo come è adesso, dal punto di vista gerarchico ordinamentale, ma anche e principalmente dal lato gestionale ed economico. Il Governo insomma, deve rendersi conto che l’apporto dei Segretari comunali è fondamentale anche per agevolare l’associazionismo di servizi ed uffici tra i piccoli comuni, facendosi carico dei loro stipendi, completando il processo di stabilizzazione presso il Ministero di loro dipendenza.”
Bari, 29 novembre 2022