Energia – Decaro: “Recepite nel decreto Energia alcune richieste dei Comuni”

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3 Maggio 2022

“Aspettiamo di vedere quale sarà la versione definitiva, ma il decreto recepisce in parte alcune delle richieste urgenti che i Comuni avevano avanzato negli ultimi mesi”. Così Antonio Decaro, presidente dell’Anci, commenta le anticipazioni relative ai contenuti del decreto cosiddetto “Energia 2” varato dal governo.

“In particolare – osserva Decaro – va segnalato l’incremento del fondo speciale per i maggiori oneri sostenuti quest’anno dalle amministrazioni pubbliche locali, anche se l’aumento di 170 milioni per i Comuni e di 30 milioni per le Città metropolitane appare ancora insufficiente a coprire gli aumenti di spesa che stiamo affrontando. Come aveva chiesto l’Anci – prosegue Decaro – è anche importante che venga introdotta la facoltà per i Comuni di applicare l’avanzo libero direttamente nello schema di bilancio di previsione dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2021”.
Il presidente dell’Anci sottolinea poi altri punti di interesse dei Comuni contenuti nel decreto, a cominciare da quello relativo all’accoglienza dei profughi ucraini: “Il governo riconosce che i Comuni non possono adempiere ai propri doveri di accoglienza senza risorse aggiuntive, per l’assistenza sociale e per i minori non accompagnati”.

“Nel decreto – aggiunge Decaro – ci sono altri punti che dimostrano l’attenzione da parte del governo alle richieste dell’Anci. Mi riferisco alle integrazioni del PNRR per le quattro grandi citta’, alla proroga al 31 maggio del termine dei provvedimenti TARI, e allo stanziamento di 45 milioni di euro tra il 2022 e il 2023 per alcune Province e Città metropolitane in crisi finanziaria. Ma parliamo ancora di misure parziali, che non corrispondono pienamente alle esigenze che i Comuni italiani hanno più volte manifestato”.

“Ciò che invece ci aspettiamo di ritrovare nel decreto – conclude il presidente dell’Anci – è una indispensabile norma di sostegno per i Comuni che si trovano in difficoltà finanziaria, affinché possano completare il proprio percorso di risanamento”.

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Antonio Branca