“Saluto con piacere la richiesta di archiviazione delle accuse contro la sindaca di Crema, Stefania Bonaldi. Per noi tutti, il suo caso era diventato esemplare degli abnormi rischi giudiziari ai quali i sindaci vanno incontro nello svolgimento delle loro funzioni ordinarie: indagata per lesioni colpose perché un bambino aveva avuto la mano schiacciata in una porta tagliafuoco dell’asilo comunale. Una responsabilità impossibile da addebitare a un sindaco, eppure ci sono molti casi analoghi nel nostro Paese. Situazioni che nella maggior parte dei casi finiscono con la richiesta di archiviazione o l’assoluzione. Di mezzo, però, ci sono i sindaci e l’impossibilità di svolgere il loro lavoro serenamente. Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione che la battaglia che stiamo conducendo come Anci, per le modifiche di legge necessarie a restituire agli amministratori locali una piena dignità e la possibilità amministrare le proprie comunità, è quanto mai attuale e urgente”.