Chiarimenti in due pareri in materia di semplificazioni forniti dal Ministero infrastrutture
Anci informa che il Ministero delle Infrastrutture ha fornito due pareri sui quesiti 753 e 764, in materia di semplificazioni (dl 76/2020 convertito in legge n. 120/2020) su istanze di chiarimento, pervenute da alcune stazioni appaltanti, attinenti le deroghe al codice dei contratti pubblici per gli affidamenti di lavori, servizi e forniture sotto i 150 mila euro, e per servizi di ingegneria ed architettura sotto i 75.000 euro. Il Dicastero ha pertanto chiarito che il cosiddetto “affidamento diretto” non presuppone una particolare motivazione, né lo svolgimento di indagini di mercato, né l’obbligo di richiedere preventivi, poiché la finalità è quella di pervenire rapidamente agli affidamenti di modico valore, con procedure snelle.
Faro imprescindibile sarà sempre il rispetto dell’art. 30 del codice dei contratti pubblici riguardante l’obbligo di rispettare i principi di non discriminazione e trasparenza.
Le stazioni appaltanti avranno la possibilità di mettere a confronto più offerte ma, ciò rappresenterà una best practice ma non un obbligo. In tale ipotesi, precisa il MIT, l’eventuale confronto tra preventivi non presuppone l’utilizzo del criterio di aggiudicazione. La stazione appaltante avrà la discrezionalità circa le modalità attraverso cui pervenire all’individuazione del contraente, qualora ci sia la richiesta di preventivi.
Il Ministero, sempre in relazione ad affidamenti di modico valore, interviene precisando che i relativi affidamenti possono essere fatti con una determina redatta in forma semplificata che dovrà contenere i seguenti elementi: oggetto dell’affidamento; l’importo; il fornitore, le ragioni della scelta del fornitore; il possesso dei requisiti di carattere generale e tecnico-professionali se richiesti. Il Ministero evidenzia, infine, che il legislatore ha previsto tali modalità di affidamento semplificate al fine di addivenire ad affidamenti in tempi rapidi. Trova quindi ulteriore conferma la linea già espressa dall’Anci su tali tipologie di affidamenti diretti, riportata anche nel quaderno operativo di ottobre 2020 sulle novità introdotte dal dl semplificazioni.