Il presidente dell’Anci: “Speriamo che la proposta venga ritirata, anche perché andrebbe a intaccare alle fondamenta un sistema che fino a oggi ha funzionato nell’interesse dei cittadini”
l decreto Pnrr accoglie molte richieste e proposte avanzate dall’Anci. Tuttavia esprimiamo preoccupazione su alcune coperture finanziarie contenute nel decreto che vanno ad azzerare risorse assegnate ai Comuni nel triennio 2027-2029 su cui chiediamo al governo di intervenire nei prossimi provvedimenti normativi”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, parlando in audizione davanti alle commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera che ha ascoltato Anci in merito al decreto Pnrr.
“In particolare – ha spiegato Decaro illustrando il documento presentato – è prevista la copertura di dieci miliardi di tutte le misure destinate ai Comuni e alle Città metropolitane che sono transitate fuori dal Pnrr. Parliamo di finanziamenti in materia di rigenerazione urbana per i Comuni al di sopra di 15 mila abitanti, dei piani urbani integrati per le 14 grandi città e per i Comuni dell’hinterland e dei 6 miliardi riguardanti le piccole e medie opere destinate a tutti i Comuni”.
“I Comuni – ha poi ricordato Decaro – hanno fatto un lavoro straordinario nell’attuazione del Pnrr. Abbiamo effettuato 230 mila gare per un valore di 32,7 miliardi di euro, 12 dei quali già aggiudicati. Ricordiamo inoltre che abbiamo subìto e criticato la proposta di riprogrammazione del Governo di fine luglio perché non sussistevano motivazioni né in merito al cronoprogramma né in merito alla coerenza con i requisiti PNRR per quanto riguarda gli investimenti dei Comuni”.
Tornando al taglio delle risorse per gli investimenti per il triennio 2027-2029, il presidente dell’Anci ha evidenziato che “si tratta di fondi da tempo stanziati, il cui definanziamento riduce una capacità di investimento ormai evidente. Sono investimenti immediatamente cantierabili, ormai attivi da alcuni anni. Interromperli significa fare un salto all’indietro di oltre dieci anni, in particolare la fascia di migliaia di Comuni minori, soprattutto la fascia di Comuni con popolazione inferiore a 50 mila abitanti”.
“Chiediamo in particolare alla maggioranza un ripensamento di questa scelta individuando altre coperture, mantenendo integro il finanziamento. Ci appelleremo a tutte le forze politiche in Parlamento affinché siano ripristinati i finanziamenti destinati ai Comuni, in quanto si dà un messaggio negativo e si mette in discussione un ciclo salutare e di prospettiva di investimento che abbiamo ormai conquistato e che riteniamo non possa essere fermato”, ha concluso Decaro.