Progetto MediaAree: Comuni capoluogo, pianificazione strategica e partenariati innovativi. I Sindaci del sud a confronto a Brindisi

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12 Marzo 2024

Il saluto della presidente di Anci Puglia Fiorenza Pascazio e gli interventi del sindaci pugliesi: Giuseppe Marchionna (Brindisi), Rinaldo Melucci (Taranto), Amedeo Bottaro (Trani), Maria Ida Episcopo (Foggia) e Giovanna Bruno (Andria)

Si è svolto oggi a Brindisi il convegno “109 Città un solo Paese. I Comuni capoluogo d’Italia”, evento nell’ambito del Progetto MediAree, promosso da ANCI con l’obiettivo di creare un nuovo modello di azione pubblica basato sulla collaborazione tra città, sulla costruzione di partenariati innovativi e sulla sperimentazione di soluzioni nuove di governo e pianificazione sovra-comunali. Dodici le città pilota selezionate tra cui Brindisi, per sperimentare nuove forme di governo territoriale e trasferire buone pratiche, coinvolgendo 171 comuni e 121 stakeholder. Quattro gli ambiti formativi del progetto: Pianificazione Strategica e modalità di governo di area vasta; Progettazione europea e fundraising; Organizzazione, personale e management; Città e dati. Oltre 30 momenti formativi, i corsi on line e quelli residenziali hanno coinvolto oltre 1.500 persone. Le azioni di accompagnamento proseguono per tutto il 2024.

Con la Presidente Anci Puglia Fiorenza Pascazio, presenti numerosi sindaci coinvolti nel progetto: Giuseppe Marchionna (Brindisi), Giuseppe Cassì (Ragusa), Domenico Bennardi (Matera), Pietro Morittu (Carbonia), Maria Limardo (Vibo Valentia), Federico Basile (Messina), Amedeo Bottaro (Trani), Maria AIda Episcopo (Foggia), Rinaldo Melucci (Taranto), Giovanna Bruno (Andria), Giacomo Tranchida (Trapani), Gianluca Festa (Avellino), Pietro Castrataro (Isernia), Ivan Giuseppe Rando (assessore Caltanissetta). Il Presidente Anci Nazionale Antonio Decaro è intervenuto in videoconferenza.

L’evento, moderato dal giornalista Gianni Trovati, si è aperto con il saluto della Presidente di Anci Puglia Fiorenza Pascazio. “E’ un confronto importante quello odierno, che evidenzia il ruolo fondamentale dei Comuni capoluogo che divengono conduttori positivi di energie e di esperienze, capaci di costruire quella rete territoriale virtuosa che consente di colmare disomogeneità di situazioni di partenza. Pensiamo alle aree interne e ai Piccoli Comuni che devono dialogare con le grandi città costiere, turisticamente più avanzate o industrialmente più produttive. Quindi le città capoluogo si trovano ad essere protagoniste, fungendo da traino e divenendo soggetti aggregatori di esperienze e di esigenze completamente diverse”. Per la Presidente Pascazio, “ormai le sfide che ci vengono proposte ci portano a cambiare il paradigma della prospettiva, pensiamo alla crisi climatica o alla rigenerazione urbana, specialmente dopo la valanga di finanziamenti che stanno arrivando sui territori, queste sfide vanno affrontate a livello di macroarea e con una visione di sistema allargata”.

“Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto Mediaree anche perché la nostra città ha una lunga esperienza di progettazione partecipata che risale ai primi anni del Duemila”, ha evidenziato il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna. “Da parte nostra è stato facile proporci come comune pilota del progetto perché possiamo vantare su tre elementi chiavi per tutto il territorio di area vasta: il porto, una forte infrastruttura di trasporti e la recente riscoperta di un patrimonio culturale e monumentale. Su quest’ultimo stiamo puntando molto: la nostra ambizione è quella di fare di Brindisi una delle capitali italiane del turismo lento, esperienziale e trasformativo. Senza dimenticare l’importanza delle nuove tecnologie, grazie all’avvio di uno smart Lab, che punta ad essere riferimento per le imprese basate sulle nuove tecnologie”.

“Dobbiamo valutare gli effetti esogeni dei cambiamenti che stiamo vivendo e dobbiamo farlo con un nuovo modello di governance e la pianificazione strategica: fondamentali per la trasformazione del territorio”. Così il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, intervenendo al secondo panel sui sindaci “imprenditori” del territorio dell’evento MediaAree di Brindisi. “Da qui al 2050 – ha spiegato Melucci – le città avranno più del 50 percento di abitanti, questo perché le città sono sono quelle che generano sviluppo. Lo scenario di Mediaree è l’unico percorribile. Per questo va affrontato il problema dell’ architettura istituzionale del paese, va riformato il testo unico. I sindaci sono ancora incatenati a procedure borboniche che impediscono di attuare i grandi processi di cambiamento in corso”.

Secondo il sindaco di Trani Amedeo Bottaro quando si parla di pianificazione e di crescita, non si può non tener conto dell’inadeguatezza dei limiti comunali rispetto alla complessità dei problemi territoriali a cui dare soluzione. Le Città capoluogo rappresentano una grande risorsa per l’economia del Paese e, soprattutto nel nostro Sud, possono assumere nel perimetro geografico di riferimento un ruolo di guida per costruire politiche di sviluppo, per governare al meglio funzioni e servizi ed offrire iniziative di coordinamento per una vera politica di area vasta. E’ una scommessa stimolante per accrescere le potenzialità di tutti”.

Maria Aida Episcopo, sindaca di Foggia, ha parlato delle due realtà della sua città: “Una fatta di cultura, di storia ma deve affrontare anche delle criticità come un altro tasso di disoccupazione giovanile e femminile, registra basse percentuali nella raccolta differenziata e un basso pil pro capite”. Come abbinare queste due dimensioni? “La figura sindaco quale imprenditore del territorio – ha spiegato Episcopo – è quella di una intrapresa immateriale prima di tutto: bisogna fare rinascere l’orgoglio territoriale. A Foggia puntiamo sul coinvolgimento dei cittadini alla cosa pubblica da un lato mentre dall’altro partecipiamo in contesti quali Anci, MediAree e in quei luoghi in cui possiamo confrontarci”.

Giovanna Bruno, sindaco di Andria, ha sottolineato l’importanza del progetto Mediaree e di tutti gli strumenti che puntano sulla pianificazione concertata. “Purtroppo, queste iniziative non tengono conto del fatto che non è stato fatto il lavoro iniziale di azzeramento delle differenze. Prima di partire dovete darci gli strumenti perché tutti possano concorrere dalla stessa linea di partenza: se non vengono colmati i gap epocali che scontiamo ragionare oggi del valore della coprogettazione strategica diventa complicato. Sul nostro territorio, ad esempio, non c’è né l’Università né una sede distaccata, come riusciamo a convincere i ragazzi a non partire?”. Ma “se il ragionamento è quello di investire sulle aree vaste, dando forza propulsiva ai capoluoghi di provincia, dobbiamo avere gli strumenti per farlo”. Altro tema centrale per Bruno è quello di invertire l’approccio ai problemi concreti: “Non dobbiamo più ragionare in termini di confini, rischiando di dividerci quanto in termini di orizzonti. Si tratta di investire anche dal punto di vista culturale per valorizzare le diversità e dare un valore umano alla pianificazione strategica”.

TAG Comuni Capoluogo, Primo Piano, Progetto MediAree
Antonio Branca