Rifiuti – Tari: il delegato Anci Energia e rifiuti e Sindaco di Lecce sul provvedimento Arera che segue la sentenza del Consiglio di Stato sulla regolazione tariffaria degli impianti di trattamento di rifiuti.
“La delibera di Arera sulla regolazione tariffaria degli impianti di trattamento dei rifiuti era fortemente attesa dall’Anci e dai tanti Comuni italiani che vivono nei propri territori deficit impiantistici e le conseguenze di un aumento della Tari per famiglie e imprese”. Così il delegato Anci a Energia e rifiuti e sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, sul provvedimento dell’Autorità di regolazione per l’energia delle che segue la sentenza del Consiglio di Stato sulla regolazione tariffaria degli impianti di trattamento di rifiuti.
“Dalla prima lettura del provvedimento, da oggi aperto alle osservazioni – spiega Salvemini – emerge come dato positivo la definizione strategica dei cosiddetti impianti minimi, pilastro delle scelte compiute dal Governo in tema di economia circolare all’interno del Pnrr. Così come è opportuna la scelta di separare la parte normativa da quella regolatoria, al fine di prevenire nuovi possibili contenziosi: lo Stato e le Regioni determinano gli impianti minimi, Arera definisce le regole tariffarie”.
“Così come previsto – aggiunge Salvemini – Anci si incaricherà di presentare le proprie osservazioni, a tutela dei Comuni oggi interessati da aumenti tariffari negli anni 2022-2023. Chiederemo, in particolare, di considerare vigenti gli impianti minimi come definiti all’interno dei Piani regionali dei rifiuti dalla data di entrata in vigore del PNGR, tenuto conto che sia il Consiglio di Stato che AGCM ne hanno evidenziato l’importanza in quei territori caratterizzati da una situazione di mercato rigido”.