Finanziate dalla Regione 43 proposte progettuali degli Ambiti Territoriali Sociali con 144 Punti di facilitazione digitale gestiti dai Comuni pugliesi; contributo di 5.760.000,00 € a valere su risorse PNRR. L’attuazione della misura rappresenta un esempio di collaborazione sinergica con il territorio grazie al ruolo attivo dell’ANCI e del Forum del Terzo Settore, interlocutori stabili nell’ambito del Tavolo di Partenariato istituito nell’ambito del progetto. Apprezzamento espresso dalla Presidente Anci Puglia Fiorenza Pascazio in ottica riduzione digital divide per le categorie più fragili.
Si è conclusa la valutazione delle istanze di ammissione a finanziamento per i Punti di Facilitazione Digitale presentate dai Comuni capofila e dai Consorzi degli Ambiti territoriali Sociali.
Sono 43 le proposte progettuali degli Ambiti Territoriali Sociali ammesse, con 144 Punti di facilitazione digitale gestiti dai Comuni pugliesi, per un contributo complessivo di 5.760.000,00 euro a valere sulle risorse dell’investimento 1.7.2 del PNRR, misura promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Transizione Digitale – per l’attivazione di una rete nazionale di punti di facilitazione digitale (“Punti Digitale Facile”) a favore della cittadinanza e in particolare delle fasce della popolazione, con basse o nulle competenze digitali, maggiormente esposte al rischio di esclusione digitale.
I Punti di Facilitazione Digitale sono punti di accesso fisici, solitamente situati in luoghi di accesso pubblico (sportelli di erogazione servizi al cittadino, biblioteche, scuole, URP, URP/CUP, CPI, CAF ecc.) o all’interno di spazi/centri di aggregazione socio-culturale, in cui saranno forniti servizi di assistenza e alfabetizzazione digitale al fine di incrementare la percentuale di popolazione in possesso di competenze digitali di base.
“La Puglia avrà i suoi 144 punti di facilitazione digitale gestiti dai Comuni – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – da attivare, in modalità fissa o itinerante, a rotazione su più sedi, presso i 216 spazi pubblici messi a disposizione dai Comuni aderenti all’iniziativa. Una notizia importante che giunge all’indomani della pubblicazione del primo report pubblicato dalla Commissione Ue sugli obiettivi del decennio digitale, secondo cui l’Italia è fanalino di coda in Europa con il 46% della popolazione che dispone di competenze digitali minime”. “Questo rappresenta un altro importante passo verso la costituzione della rete che vede ora impegnati gli ATS nell’avvio operativo delle attività di facilitazione mediante proprio personale dipendente, accordi con enti del terzo settore o affidamento a società di formazione, con l’obiettivo di fornire i primi servizi in tutti i punti entro la fine del 2023.
La Presidente di Anci Puglia Fiorenza Pascazio, ha espresso apprezzamento in ottica riduzione digital divide, soprattutto per le categorie più fragili: “La transizione digitale può essere sicuramente una grandissima opportunità. – ha dichiarato la Presidente Pascazio. – Ma sarà solo un’occasione mancata, se non si riuscirà ad aiutare ed accompagnare tutti i cittadini, soprattutto i più fragili, verso la cultura e la trasformazione digitale. La misura regionale dei punti di facilitazione, con il preciso obiettivo di ridurre il digital divide, va esattamente in quella direzione ed è una grande opportunità che denota attenzione e sensibilità della Regione Puglia e che come Comuni abbiamo voluto cogliere.”
In questa fase, gli Ambiti Territoriali Sociali stanno sottoscrivendo i disciplinari attuativi con la Regione e definendo in collaborazione con la società in house InnovaPuglia S.p.A. le attività di monitoraggio dell’attivazione dei punti, l’animazione territoriale e la comunicazione nei confronti degli utenti.
L’attuazione della misura rappresenta un esempio di collaborazione sinergica con il territorio grazie al ruolo attivo dell’ANCI e del Forum del Terzo Settore, interlocutori stabili nell’ambito del Tavolo di Partenariato istituito nell’ambito del progetto, così come previsto dalla deliberazione della Giunta regionale 1562 del 11 novembre 2022.