ANCI ribadisce la necessità di rimuovere disparità elettorali a seconda degli abitanti e consentire a tutti i Comuni parità di trattamento, eliminando o ampliando il limite dei mandati consecutivi, magari nell’ambito di una riforma complessiva del Tuel.
In una nota odierna, ANCI Nazionale ha commentato la sentenza della Corte Costituzionale relativa al limite dei mandati per i sindaci.
Prendiamo atto della sentenza della Corte Costituzionale sul doppio mandato. Tuttavia auspicavamo una pronuncia maggiormente articolata e volta a spiegare più nel dettaglio perché una differenziazione di questo tipo, prevista dall’attuale norma in base agli abitanti, non sia da considerarsi manifestamente irragionevole.
Considerato che chiaramente incide e limita tanto il diritto elettorale attivo che quello passivo. Appare infatti non spiegabile una differenza di tali diritti a seconda che si abbiano 14.999 o 15.001 abitanti.
Ricordiamo inoltre che il limite ai mandati esiste solo in Italia e Polonia. In Portogallo il limite per tutti i Comuni è posto a tre mandati, in tutti gli altri Paesi europei non vi è limite di mandato per i sindaci.
Permane pertanto la richiesta Anci, già condivisa all’unanimità nell’Associazione due anni or sono, a Governo e Parlamento, di rimuovere il discrimine a seconda degli abitanti e consentire a tutti i Comuni e cittadini parità di trattamento, rimuovendo o ampliando il limite dei mandati consecutivi, magari nell’ambito di una riforma complessiva del Tuel che auspichiamo da tempo.
Roma, 10 dicembre 2024