Tre le raccomandazioni consegnate dall’Anci: accelerare l’iter del decreto per garantire le risorse entro l’anno, incrementare il fondo per arrivare almeno a 1,5 miliardi di euro e ripartire il fondo in maniera più coerente con i fabbisogni di mobilità con l’attribuzione diretta delle risorse a Città metropolitane e Comuni con più di 100 mila abitanti
La Conferenza Unificata ha espresso l’intesa sullo schema di decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il riparto delle risorse del fondo nazionale per il concorso dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale (TPL), anche ferroviario, per il 2024.
Le richieste di ANCI
Nel corso della riunione, ANCI, rappresentata dal vicepresidente Roberto Pella, ha formulato tre raccomandazioni per migliorare l’efficacia del fondo e rispondere meglio alle esigenze di mobilità delle città:
- Accelerazione dell’iter del decreto: garantire la disponibilità delle risorse entro la fine del 2024, elemento cruciale per consentire ai Comuni di chiudere i bilanci senza incertezze.
- Incremento delle risorse: ANCI propone di aumentare il fondo fino ad almeno 1,5 miliardi di euro, rispetto all’attuale miliardo, per assicurare la qualità e l’efficienza dei servizi TPL, considerati l’ossatura della mobilità urbana.
- Ripartizione equa e mirata: sollecitata una maggiore coerenza nella distribuzione, con un focus sui fabbisogni reali di mobilità urbana e un’attribuzione diretta delle risorse alle Città metropolitane e ai Comuni con oltre 100.000 abitanti.
La centralità del TPL per la mobilità urbana
Il trasporto pubblico locale rappresenta un servizio essenziale per le città, favorendo la sostenibilità e garantendo spostamenti efficienti per milioni di cittadini. L’intesa raggiunta è un passo importante, ma ANCI richiama l’attenzione sul fatto che solo un finanziamento adeguato e una distribuzione mirata possono garantire servizi in linea con le esigenze della popolazione.
ANCI continuerà a monitorare l’iter del decreto e a collaborare con le istituzioni per promuovere un trasporto pubblico efficiente e accessibile per tutti.
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