Il sindaco di Lecce e delegato Anci per energia e rifiuti interviene dopo la riunione del Tavolo tecnico permanente, con Regioni ed Autonomie locali. “Siamo riusciti ad esporre le nostre proposte”
(Anci Nazionale) “Valuto in modo positivo la costituzione del tavolo tecnico ARERA per affrontare problematica impianti minimi dei rifiuti, da parte dei Comuni siamo riusciti ad esporre le nostre proposte”. Così, Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce e delegato di ANCI per energia e rifiuti, dopo la riunione di ieri del Tavolo tecnico permanente, con Regioni ed Autonomie locali, in materia di ciclo dei rifiuti urbani attivato dall’ARERA, che all’ordine del giorno prevedeva la discussione sulla deliberazione n.7 del 23 gennaio 2024, con la quale ARERA stessa ha inteso ottemperare alla Sentenza del Consiglio di Stato di dicembre 2023, sull’annosa vicenda degli impianti minimi.
Nel corso dell’incontro, il delegato Salvemini ha illustrato le richieste di ANCI in ordine alla deliberazione in esame – come rappresentate nel documento ANCI già trasmesso all’Autorità ai sensi di quanto previsto dalla stessa deliberazione – evidenziando, in particolare, l’indifferibile ed urgente necessità di ripristinare il sistema regolatorio delle tariffe degli impianti minimi di trattamento dei rifiuti, al fine di calmierare le stesse ed evitare aumenti significativi a carico dei Comuni e, quindi, degli utenti finali.
“E’ essenziale – commenta Salvemini – in questa fase delicata e complessa del settore dei rifiuti evitare l’acuirsi delle disomogeneità territoriali impiantistiche oggi presenti e scongiurare gli aggravi economici per gli utenti del servizio rifiuti.”
Per far ciò, l’ANCI, ha rappresentato che, a proprio giudizio, è necessario intervenire affinché i provvedimenti di regolazione dell’Autorità (allo stato riferiti solo all’annualità in corso ed al 2025) possano essere applicati dal momento dell’approvazione del Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti (decreto ministeriale 24 giugno 2022, n. 257) o ancor prima, dalla data in cui sono stati approvati i Piani Regionali (o le delibere inerenti gli impianti minimi) ritenuti conformi al PNGR stesso.
“Infine – conclude il delegato – abbiamo chiesto all’Autorità di estendere la regolazione non soltanto all’impiantistica a supporto della filiera dell’organico e quella della frazione secca residua, ma anche agli impianti di selezione dei rifiuti di imballaggio conferiti a seguito di raccolta multimateriale di vetro, plastica, metalli e, talvolta anche carta.”
Foto di Marta Ortigosa: https://www.pexels.com/it-it/foto/persona-in-possesso-di-bottiglia-di-plastica-trasparente-3480494/