Per il presidente dell’Anci la strada giusta è tornare all’accoglienza diffusa “riprendendo quanto ci inventammo anni fa: il tre per mille ossia tre migranti ogni mille abitanti. Le concentrazioni fanno male tanto ai migranti quanto alle comunità che li accolgono”
“Faccio il presidente dell’Anci da tanti anni e ho collaborato con tanti governi. Dai sindaci nessuna polemica ma solo volontà di collaborare sull’accoglienza dei migranti, dove la richiesta è di aiuto per non essere lasciati soli”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenuto in diretta a ‘L’Aria che tira’ su La7.
“Sul fronte minori stranieri non accompagnati – ha spiegato Decaro – sono terminati i posti nei Sai e tutta l’accoglienza ora ricade su bilanci comunali, che in alcune realtà porterà a debito fuori bilancio dato che siamo a fine agosto e si tratta di spese non preventivate”.
Rispondendo a una domanda sull’emergenza sbarchi di questi giorni, il presidente dell’Anci ha ricordato che “i numeri sono ancor limitati rispetto alle emergenze del 2014-2015 ma il flusso migratorio è costante e quindi siamo spaventati”.
“Serve tornare all’accoglienza diffusa – ha aggiunto Decaro – riprendendo quanto ci inventammo anni fa: il tre per mille ossia tre migranti ogni mille abitanti. In questo modo si fornirebbe un’accoglienza giusta, con i giusti servizi, che nei Cas vengono tagliati per economie di scala. E con l’accoglienza diffusa si evitano concentrazioni, che fanno male tanto ai migranti quanto alle comunità che li accolgono”.