Al 7 marzo 2023 le assegnazioni PNRR ai comuni ammontano a 34,1 miliardi €, il 36,2% localizzato al Nord, il 18,9% al Centro ed il 44,9% al Mezzogiorno. Quest’ultimo dato nel comparto comunale rispetta clausola 40%”, della destinazione territoriale specifica alle regioni del Mezzogiorno. I comuni di Sicilia e Lombardia beneficiari quota più ampia di risorse, con l’11,4% e l’11,2% rispettivamente. Seguono i comuni di Campania, con il 10,6% delle assegnazioni, Lazio, a quota 9,1% e Puglia, con l’8,3% delle risorse.
Da oggi è possibile consultare sulla Piattaforma Easy della Fondazione IFEL comune per comune l’importo delle risorse assegnate dai bandi del Pnrr, banca dati resa possibile attraverso la raccolta e l’analisi dei decreti e delle graduatorie PNRR pubblicate dalle amministrazioni. In particolare la sezione #PNRRinCOMUNE del portale permette di visualizzare le assegnazioni degli investimenti PNRR rivolti a comuni, città metropolitane, unioni di comuni e comunità montane. La navigazione per comune permette di visualizzare in quali missioni e componenti o investimenti e riforme è coinvolto un singolo comune o altra aggregazione nonché le assegnazioni di cui risulta beneficiario alla data di aggiornamento del database. Una seconda modalità di navigazione permette, invece, di consultare le stesse risorse assegnate per territorio, missione e componente PNRR divise per ripartizioni geografiche, singole regioni e provincie autonome o le singole province. Questa navigazione permette inoltre la lettura della distribuzione territoriale delle assegnazioni di ciascuna missione e componente.
“I Comuni stanno facendo la loro parte. Per loro il Pnrr sta funzionando, pur con tutte le difficoltà dovute anche alla carenza di personale. Sono state già bandite 35 mila gare per un valore di 17 miliardi e 732 mila euro su un totale di assegnazioni agli enti locali pari a 34,1 miliardi di euro. Le assegnazioni per il 36,2% sono localizzate al Nord, il 18,9% al Centro ed il 44,9% al Mezzogiorno. Quest’ultimo dato testimonia nel comparto comunale il rispetto della “clausola 40%”, che consiste nella destinazione territoriale specifica alle regioni del Mezzogiorno di almeno il 40% delle risorse del Piano. Ma in assenza di un’anagrafica completa degli interventi e del relativo soggetto attuatore anche i pagamenti si bloccano, come stanno segnalando moltissimi Comuni”, commenta così la pubblicazione dei dati sulla piattaforma della Fondazione “Easy” il Presidente di IFEL Alessandro Canelli e Sindaco di Novara.
“In pratica – spiega il responsabile della finanza locale di ANCI – se il progetto non si trova nel Regis non arrivano i finanziamenti, che devono quindi essere anticipati integralmente dal Comune. Il sistema non deve ritardare i pagamenti. Nei casi di maggior tensione finanziaria, peraltro, ci sono rischi concreti di default”.
Entrando nel merito, l’analisi è stata sviluppata nell’ambito del Progetto Easy-Investimenti, che IFEL gestisce nell’ambito di una Convenzione con MEF e MINT e che si propone di offrire supporto ai Comuni sulla programmazione e attuazione degli investimenti territoriali.
Lo scopo della piattaforma è quello di dare informazioni sulla distribuzione territoriale degli investimenti pubblici finanziati dal Piano, anche al fine di orientare in maniera più mirata le azioni di supporto del Progetto Easy-Investimenti.
I comuni della Sicilia e della Lombardia sono i beneficiari della quota più ampia di risorse, con l’11,4% e l’11,2% rispettivamente. Seguono i comuni della Campania, con il 10,6% delle assegnazioni, del Lazio, a quota 9,1% e della Puglia, con l’8,3% delle risorse.
La distribuzione delle risorse PNRR destinate ai comuni per Missione evidenzia una prevalenza della Missione 2 dedicata alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica, con il 41,4% dell’importo complessivo. In tale ambito di intervento le Componenti più rilevanti sono la “M2C4: Tutela del territorio e della risorsa idrica” e la “M2C2: Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”: nel primo caso si concentra il 20,6% delle assegnazioni, mentre nel secondo caso il 16% delle risorse. Dei complessivi 34,1 miliardi di euro assegnati ai comuni circa un terzo riguarda la Missione 5 per l’inclusione e la coesione, in particolare la “M5C2: Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” (28,4% degli importi totali). Delle somme PNRR in capo ai comuni meno di un quinto (19,2%) è attribuibile alla Missione 4, o meglio alla sua Componente 1 per il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, dagli asili nido alle università.
Infine, circa il 9% delle risorse con comuni beneficiari rientra nella Missione 1 per la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura e il turismo, che si scompone nel modo seguente: un 5,5% per la “M1C1: Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” ed un 3,2% per la “M1C3: Turismo e cultura 4.0”.
Circoscrivendo l’analisi alle sole amministrazioni comunali beneficiarie emerge come un quarto delle assegnazioni (24,3%) sia in capo ai piccoli comuni fino a 5.000 abitanti, che rappresentano il 70% dei comuni italiani, mentre i restanti ¾ di risorse (75,7%) sono assegnati ai comuni oltre i 5.000 residenti.
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