Il presidente dell’Anci: “Al nuovo governo e al parlamento chiederemo di intervenire per sanare questo vulnus e per reperire ulteriori risorse in favore di progetti che meritano di essere realizzati”
“Come presidente dell’Anci mi faccio portavoce dello sconcerto e delle proteste che provengono da Sindaci e Anci regionali di varie parti d’Italia dopo la pubblicazione della graduatoria relativa alla bando sulla rigenerazione che riguarda anche i comuni inferiori a 15.000 abitanti beneficiari del finanziamento di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale”. Lo dichiara il presidente dell’Anci Antonio Decaro.
“La graduatoria dei Comuni che riceveranno le risorse – continua Decaro – è stata compilata utilizzando, tra gli altri criteri, un indice di vulnerabilità sociale che l’Anci ha già più volte segnalato come non rispondente alla realtà dei nostri territori. Questo ha causato l’esclusione dall’assegnazione delle risorse di intere regioni del Paese e di Comuni che hanno elaborato ottimi progetti di rigenerazione urbana creando disparità che sembrano incomprensibili anche all’interno degli stessi territori: questo noi lo consideriamo inaccettabile”.
“Al nuovo governo e al parlamento – conclude il presidente dell’Anci – chiederemo di intervenire per sanare questo vulnus e per reperire ulteriori risorse in favore di progetti che meritano di essere realizzati”
Complessivamente sono stati assegnati per l’anno 2022 contributi pari a euro 296.285.347,88 per interventi riferiti alle opere di rigenerazione urbana.