Anci informa che la Conferenza unificata ha dato il via libera al bando del ministero della Funzione pubblica che permetterà, attraverso procedure concorsuali semplificate, l’assunzione in Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni del Sud di circa 2800 unità da impiegare per l’attuazione delle politiche di coesione attraverso un miglior utilizzo dei fondi strutturali e dei finanziamenti del Next generation EU. Le assunzioni avverranno entro luglio 2021, attingendo alle risorse del Pon Governance. Le selezioni riguarderanno profili in possesso di competenze legate alle nuove tecnologie e al digitale.
“Si tratta di una misura particolarmente importante – commenta il presidente dell’Anci, Antonio Decaro – che arriva in un momento di difficoltà per i Comuni del Sud: più degli altri hanno sofferto gli effetti del blocco del turn over dell’ultimo decennio. Confidiamo che queste procedure semplificate, annunciate dal governo, aprano una nuova fase di semplificazioni per permetterci di rinnovare il parco dipendenti degli enti locali, così da sfruttare al meglio le opportunità del Next Generation EU”.
Nel dettaglio le assunzioni saranno in totale 2743, così distribuite: Puglia (481), Abruzzo (243), Basilicata (119), Calabria (365), Campania (642), Molise (78), Sardegna (318) e Sicilia (497). 35 assunzioni andranno alle Città metropolitane, 364 ai capoluoghi di Provincia, 160 Comuni aree interne, 301 per i Comuni sopra ai trentamila abitanti, 1700 per i Comuni sotto i trentamila abitanti (757 dei quali lavoreranno negli enti sotto i cinquemila abitanti). Le figure ricopriranno incarichi di tecnico amministrativo, responsabile di gestione, rendicontazione e controllo, progettazione e animazione territoriale, amministrazione giuridica, analista informatico. Il reclutamento sarà effettuato dal dipartimento della Funzione pubblica tramite un concorso unico che potrà avvalersi della commissione Ripam, istituita nel 2018 per riqualificare le pubbliche amministrazioni.
Il dipartimento della Funzione pubblica potrà utilizzare modalità semplificate per la procedura quali prove preselettive con quesiti a risposta multipla, prove scritte con questionari (sempre a risposta multipla) con correzione attraverso sistemi informativi e telematici. “”Abbiamo raccomandato l’utilizzo di queste misure di semplificazione al fine di accelerare il più possibile l’iter della selezione – commenta Decaro -. La spesa non impatterà in alcun modo sui vincoli finanziari di spesa dei Comuni”.